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AKA Editing Found Footage General

Carissimo Erode

Cease to Breathe, Alessio Riccio RMX – AKA

Il secondo video prodotto per AKA e il suo disco composto da molteplici remix, CTB, few hypoteses, prende il nome di Cease to Breathe: smetti di respirare.
Quando Alessio Riccio ha consegnato il brano a Luca, l’ho sentito estremamente esaltato, mi parlava di un musicista che io personalmente non conoscevo, descrivendolo come sensazionale, eletrizzato del lavoro fatto sul remix della traccia CTB. Capì solo dopo l’ascolto di cosa stesse parlando.

Durante il montaggio di un videoclip per un brano musicaleutilizzando solo riprese di repertorio, ho bisogno di immergermi quotidianamente e ossessivamente in nel brano, agendo una vera e propria forzatura sulla memoria e sul ricordo, sul ritmo e sulla percezione. Solo e soltando dopo un’abbondante serie di ascolti, procedo con la ricerca di immagini. Già dal primo ascolto di Cause to breathe mi sono tornati alla mente Gilles Deleuze e Felix Guattarì, nello specifico Millepiani e ancora più in fondo il capitolo “Come farsi un corpo senza organi?”

Dietro l’angolo trovai ovviamente Antonin Artaud ad aspettarmi ma decisi di non integrarlo nel montaggio. Scoprì solo dopo il perchè di questa inconscia scelta: la voce nel remix è di Silvia Guidi, che legge proprio dei testi sia di Antonin Artaud che di Costanza Caglià. Decisi, salvo qualche veloce frame di non integrare le riprese incredibili datate 1975/1976 e riproposte da Enrico Ghezzi in Fuori Orario: 17 ore di girato, realizzato da una studentessa del corso a Vincennes di Deleuze in videtape, di cui consigliamo la visione.

 

Sempre dietro quell’angolo, l’ombra di William S. Burroughs fu più invadente e prese parte al montaggio finale, proprio perchè citata dagli stessi Deleuze e Guattari nella prima pagina del capitolo idicato qui sopra. Furono le interferenze che sentiamo nella parte finale del remix che mi portarono ad utilizzare nuovamente le immagini contenute nel suo lavoro The Cut-Up Films.

Durante l’ascolto, l’assidua voce di Silvia Guidi mi portò a ricercare immagini di operazioni chirurgiche, mescolandole alla storia quotidiana della famiglia di due anziani amanti, lui ormai scomparso, lei gli parla con tono nostalgico. I suoni metallici e assordati di Alessio Riccio, riescono a portare il video vicino ad un genere che ho sempre apprezzato: l’horror. Non è video facile, lo sguardo intenso può portare a dei sentimenti di fastidio e angoscia, proprio come la lettura del capitolo di Millepiani indicato poco sopra o del testo di Artaud “Per farla finita con il giudizio di Dio”.

 

“Come faccio di consueto ho cercato di trasportare la musica nel mio territorio espressivo, un (non) luogo fatto di anima e militanza, di suono e visceralità.
Ho suddiviso la composizione in tre grandi sezioni, utilizzando la voce come trait d’union: un’introduzione, una sorta di dialogo folle fra la voce e i suoni; una sezione centrale (“Carissimo Erode”) e un finale in crescendo, con le batterie e una chitarra elettrica aggiuntiva in leggero predominio sonico.
Le vostre performance sono state ri-contestualizzate negli scenari sonori e concettuali che viva via andavano formandosi.
E’ chiaro che il risultato finale sia piuttosto diverso da ciò da cui sono partito, ma credo che il senso fosse proprio quello.”
Alessio Riccio

 

Questo è il secondo di quattro video realizzati per il disco CTB – A few Hypoteses di AKA – Luca Sguera.

Combat Trauma Bad, Malstrom Remix – AKA