Unprivate Privacy

Unprivate Privacy è una mostra prodotta dalla collaborazione con il Politecnico di Milano, nello specifico corso di Laurea Magistrale in Design degli Interni.

22 artisti per 22 luoghi del quartiere Nolo di Milano. La prima fase di allestimento è partita durante i primi giorni di febbraio con un’esposizione temporanea nella Rovereto House Lab, location situtata in via Rovereto 10.
Le scelte espositive dello spazio nascono dalla volontà di sensibilizzare il pubblico sulla questione della privacy. L’obiettivo è portare le persone a riflessioni incentrate sul rapporto con il mondo tecnologico che ci circonda, dove i limiti di ciò che è permesso e ciò che non lo è spesso si confondono.
L’idea allestitiva è legata al tema del percorso: una serie di step di differente tipologia, supportati da videoproiezioni e schermi televisivi, permettono al pubblico di provare in maniera diretta un’esperienza di violazione della propria privacy, attraverso un gioco di riprese a circuito chiuso.

UNPRIVATE PRIVACY – Documentazione 1
FHD, 2017

ALLESTIMENTO: Francesco Cardilloo, Nina Nikic, Pier Luigi, Matteo Bracelli
ACTORS: Antonio Paciello, Morgane Quere
VIDEO: Red Lights Video
TESTI DI RIFERIMENTO: Jean-Paul Sartre
LOCATION: Rovereto House and Lab, Athos Minetola
PROJECT: Poli-Nolo 100 (futuri) designers progettano nel quartiere
RIPRESE AUDIO: Alice Bachmann

UNPRIVATE PRIVACY – Documentazione 2
FHD, 2017

Osservare con l’occhio della videocamera, quindi con l’occhio della moltitudine, i momenti quotidiani che si invischiano nella realtà: le attese, il tempo vissuto e percepito, gli incontri. Che cosa accade quando non guardiamo e abbiamo la consapevolezza di non farlo? Quando la nostra assenza è una presenza? E’ qui, ora, all’interno di noi.
Siamo nel luogo dove non siamo e viviamo un’esperienza extra-corporea.
Che cosa accade quando premiamo OFF? Assolutamente niente, il fluire non smette, s’interrompe un punto di vista ma ce ne sarà un altro altrettanto reale, altrettanto extra-corporeo.
Analizzare la situazione e riportarla come esistenziale, come anti-realtà, come al dì fuori, come una cosa che accade quando qualcuno viene RI-preso, intrappolato, ingabbiato. L’ occhio in quanto organo della percezione appartiene alla fisicità, al mondo della necessità; lo sguardo invece appartiene al divenire della coscienza, e quindi al mondo della possibilità e della libertà.
[…] Terrorizzato, notai il suo volto prima rivolto verso terra, alzarsi per osservarmi. Dal suo mento fin giù all’inguine, un taglio. Uno squarcio. Un’entrata. Rimasi impassibile dinanzi a questo grottesco spettacolo.
Bocca spalancata e occhi ancora più aperti. Mi voltai, gli diedi le spalle, e osservai le mie mani. […]

 


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FHD, 2017