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Addict Ameba Archivio Found Footage Videoclip

Saccheggiate il Louvre!

“Li teniamo sempre sotto osservazione” è la frase che compare nella pagina dedicata agli Addict Ameba sul nostro sito. A distanza di quattro anni, proviamo a ridare nuovamente un’immagine alla loro musica.

Quando ci è stato chiesto di lavorare al video di Look at us con Joshua Idehen, la nostra mente ci ha riportato subito al Cox18, durante l’edizione 2019 del Premio Dubito, il poeta anglonigeriano si esibì ammutolendo la sala fumosa. Quella sera, il fiume di persone davanti al palco ci ha impedito di poter osservare come volevamo il reading. Tornando a oggi, durante i primi passi della realizzazione del videoclip, abbiamo deciso di filmare il live di Joshua all’Arci Bellezza lo scorso febbraio. Le immagini prodotte sono presenti in buona parte del montaggio finale.
Il lavoro di ricerca di buona parte della sezione strumentale si rifà invece alla pratica del found-footage. Ci siamo affidati a Internet Archive e allo splendido lavoro che Rick Prelinger ha realizzato con il suo archivio di film effimeri. Attraverso delle parole chiave elaborate partendo dal testo della canzone, siamo andati alla ricerca di immagini che reputiamo evocative, di frammenti che per la loro struttura scomposta ci permettono di creare degli effetti particolari o, infine, di immagini operative (Harun Farocki), ovvero che hanno la semplice funzione di riprodurre la realtà per fini pratici (videocamere di sorveglianza o punti di vista di droni aerei).
La ricerca in questione è un processo che mescola la volontà di chi attua con la casualità del motore stesso di ricerca. Un “fuori controllo” molto estraneo al cinema di finzione ma molto vicino al cinema del reale, in cui ci si affida completamente alla realtà cercando di evitare manipolazioni. L’intenzione della ricerca è volontaria e (quasi) del tutto intenzionale, ma gli oggetti cercati hanno al loro interno una forte componente di casualità che ci incuriosisce molto, proprio perché fa decadere l’ossessione dell’originalità. La stessa ricerca, realizzata con le stesse parole chiave e la stessa intenzione, sarà diversa in base al soggetto che la agisce. Noi per esempio ci siamo trovati dinanzi a film di propaganda bellica, film educativi sul suono, corti psichedelici, documentari d’informazione, spot pubblicitari d’epoca, servizi giornalistici e cartoni animati. Nell’epoca della saturazione di immagini, riteniamo doveroso porci delle domande sulla produzione di esse e avvicinarci quanto possibile al riutilizzo, al remix e propriamente al recupero o in parole povere al “furto”. Si tratta ovviamente di una provocazione che trova casa nelle parole di William S. Burroughs e Brion Gysin nel loro saggio Les Voleurs, che qui riportiamo per intero.

Les Voleurs

Fuori dallo sgabuzzino e dentro i musei, biblioteche, monumenti architettonici, sale da concerto, librerie, sale d’incisione e studi cinematografici di tutto il mondo. Tutto appartiene al ladro ispirato e devoto. Tutti gli artisti della storia, dai pittori delle caverne a Picasso, tutti i poeti e gli scrittori, i musicisti e gli architetti, offrono le loro merci, importunandolo come venditori ambulanti. Lo supplicano dalle menti annoiate dei bambini delle scuole, dalle prigioni della venerazione acritica, dai musei morti e dagli archivi polverosi. Gli scultori tendono le loro braccia di calcare a ricevere la vita – e danno trasfusioni di carne quando i loro arti amputati vengono innestati su Mister America. Mais le voleur n’est pas pressé – il ladro non ha fretta. Deve assicurarsi della qualità della mercanzia e della sua appropriatezza allo scopo prima di impartire il supremo onore e la benedizione del suo furto.

Parole, colori, luci, suoni, pietra, legno, bronzo appartengono all’artista vivente. Appartengono a chiunque sappia usarli. Saccheggiate il Louvre! A bas l’originalité, lo sterile e assertivo ego che imprigiona mentre crea. En haut le vol – puro, sfrontato, totale. Non siamo responsabili. Rubate tutto quello che è in vista.

Per noi il montaggio video equivale alla scrittura, quindi il parallelismo funziona eccetto per una importante differenza. Abbiamo la pretesa di dedicare parte di questo lavoro alle persone che con tanta dedizione, costruiscono, gestiscono e mantengono attivi gli archivi online, fonte senza i quali tutto questo non sarebbe possibile.

Addict Ameba ft. Joshua Idehen
Look at us
FHD, found-footage, 2024