In questa sezione troverete in elenco solo progetti personali senza commissione da parte di terzi.
La nostra idea di cinema e di documentazione parte da questo assunto, scritto nel 2014:
Il cinema è morto.
Il cinema sta agonizzando in lacrime salate, lacrime gettate dagli spettatori ancora speranzosi nelle immagini, che provano nostalgia verso l’odore delle sigarette impregnate sulle poltrone nelle sale di proiezione. Sono troppo giovane ed il ricordo non mi appartiene, ma il salotto della casa dove sono cresciuto è una metafora splendida da presentare alla memoria. Fù lì che mi innamorai del cinema, quando ancora non si rendeva conto della gogna poggiata a pochi centimetri dal suo collo. Ne ho assaporato, leccandomi le labbra e le dita in un orgia unica durata circa dieci anni, i suoi ultimi respiri, i suoi ultimi capolavori. Il cinema di oggi sta grondando sangue, mentre osserva sconvolto l’effetto che attua sul suo pubblico lobotomizzato dalle esplosioni, accecato dagli effetti speciali, abbagliato dalla finzione. Questa settima arte, sta diventando ancora più copia del reale di quanto già non lo fosse in partenza. Sta subentrando nelle barriere del banale.L’idea di cinema espressa in questo scritto è l’idea di rappresentazione della vita nella sua più totale nudità. La rappresentazione di un’idea, che vive e cresce nella vita della produzione, non filtrata dall’intrattenimento visivo e non dettata dalle logiche di mercato. La ricerca della verità espressa su immagini in movimento e non la finzione impacchettata, vestita, truccata per l’ovvietà e infine, venduta. Distruggere il canone sul quale si basa il cinema odierno, ovvero lo stereotipo del film hollywoodiano con l’aggiunta di una trama basata sul romanzo di formazione. Scardinarne il ritmo e sconvolgere la subdola speranza di inserire l’intera esistenza in un film. Per fortuna o per forza esistono ancora dei canali nel sottosuolo, in cui un pubblico stufo, addormentato ed impaziente, sogna la purezza del cinema, la naturalezza delle riprese, l’originalità dei testi, lo sconvolgimento dei canoni. Quando questi individui si uniscono, l’effetto del cinema si mostra come un rito. […]
Lo scopo: richiamare la naturalezza del cinema attraverso la sua stessa natura: studiando i film, esercitando l’occhio, confrontandosi con terzi, documendo la propria vita, creando un tavolo di lavoro, un tavolo di idee per poi produrre e portare il materiale audiovisivo in armi a questa guerra iniziata oggi