Video dedicato all’apertura del progetto/spazio L’edicola che non c’è: un viaggio in found-footage che ripercorre l’ultimo mezzo secolo dell’underground milanese.
L’edicola che non c’è
Le riviste controculturali milanesi dal 1960 al 2019
Found Footage, 2019
Di fronte alla sempre più consistente diminuzione delle edicole, Agenzia X e Moicana hanno progettato L’edicola che non c’è , un’edicola temporanea ma in grado di valorizzare la fruizione cartacea, intesa come uno strumento di aggregazione e di arricchimento, individuale e sociale. Tale edicola si propone di far conoscere quali siano state le eclettiche forme dell’esperienza controculturale nella nostra città, grazie all’esposizione delle autoproduzioni underground e alternative germogliate nel corso di un cinquantennio. Ne L’edicola che non c’è , si potranno così consultare riviste, fanzine, punkzine e homepage di blog uscite nel corso di mezzo secolo, in una scaffalatura suddivisa per decenni.
Sarà infatti possibile sfogliare i numeri di Mondo Beat , Pianeta Fresco, Insekten Sekte , prime riviste underground degli anni sessanta, per passare ai settanta, con le pagine libertarie di Re Nudo e L’erba Voglio , con le creazioni psichedeliche di Get Ready , Hit , Puzz , Un’ambigua utopia e con gli articoli politici di Viola e Rosso . Nel settore degli anni ottanta si troveranno FAME , Amen , TVOR e tutte le punkzine del Virus , arrivando agli novanta con Fikafutura , Hard Times al cyberpunk di Decoder e Klinamen ; poi di lettura in lettura si giunge agli anni duemila con Towanda!, SpeedDemon, SpeakOut, il Buco , per concludere con le testate dell’ultimo decennio con MilanoX , Strumenti critici e Antitempo : la produzione a stampa alternativa milanese ritrova il suo spazio storico e il suo contesto culturale per proporsi all’attenzione dei lettori di oggi.