Correva l’estate 2018 e la pratica della documentazione video prendeva forme simili al cinema del quotidiano di Ross McElwee.
Spostando la documentazione video all’interno di una sfera intima e privata più che pubblica e di massa, il tavolo di montaggio video diventò uno specchio sul quale poggiare ricordi e scrivere ragionamenti con le immagini.
Grazie alla praticità di una handycam, ora sostituita da un ritorno con sapore vintage ad una Sony DCR-PC6E Mini DV, iniziai a filmare qualsiasi cosa. Dall’uscire in strada, incontrare estranei, andare ai concerti, scoprire situazioni, parlare con mia madre, primi appuntamenti, incontrare amici, andare al lavoro, manifestare, andare persino al supermercato, mai più senza videocamera.
La frase, stampata in quarta di copertina del libro editato da Agenzia X (curato da Luca Mosso, Daniela Persico e Alessandro Stellino) News from home – il cinema di Ross McElwee, recita:
“Filmo la mia vita per avere una vita da filmare.”
Isteria Estiva ha la pretesa di percorrere la cronostoria sconnessa di quel che vedo/filmo, riflettendo i pensieri con testi scritti sulle immagini in movimento. L’elenco è numerato in maniera casuale, come può esserlo la visione stessa dei video.